domenica 17 gennaio 2016

Niente di nuovo sul fronte globale



Caro Alberto,

So che sei perfettamente al corrente delle problematiche legate ai cambi, ma ti allego solo un paio di comunicazioni che recentemente riceviamo con sempre maggiore frequenza, alla faccia di quei "poveri ingenui" per i quali: "L'euro è solo una moneta".

Questa è arrivata il 26 agosto dalla Malaysia:  

Hi [corrispondente italiano],
There is something which I would like to discuss with you.
In the past month, Malaysia Ringgit has fallen more than 15% against USD and other major currency including Euro. Therefore, I would like to gain your support to give us more discount on the prices in order to capture the local market.
Hope to hear some good news from you soon, thank you.

Capiamo benissimo il cliente, peccato che i nostri costi di produzione non siano cambiati affatto nell'ultimo mese!

Questa invece è arrivata ieri (fine agosto ndr) dall'Indonesia:

Dear [corrispondente italiano],
We are very sorry for the delayed payment.
We know it is our responsibility to make the payment on time. We are expecting the customer are paying to pay us after the Ramadan holiday, but since of the economic situation in the region, a lot of our customer delaying their payment to us. Now we are pushing very hard to push the payment from our customer.
Regarding the payment schedule please give us more time to arrange the payment to [ditta italiana]. If everything that we plan can go accordingly to what we plan, we can start to pay you by mid-end September 2015.
Also since the economic situation quite unpredictable with the currency wars, Mr. [nome del titolare] think better you wait to around 2-3 months to produce the second forecast order.
We are really hope that [azienda italiana] management can understand our situation.

Anche in questo caso comprendiamo le loro ragioni, peccato che ritardare mesi di produzione verso fine anno, quando hai già la materia prima in casa e rischi di fatturare l'anno venturo, non sia il massimo per un'azienda! Sono solo due esempi, purtroppo non isolati, ma credo rendano l'idea degli effetti globali dei rapporti di cambio (e/o di forza) in essere al momento.  


28 settembre 2015

Caro Alberto,
senza volerti tediare, dal momento che mi dicesti ti interessano le informazioni economiche commerciali dal mondo, ti copio sotto due e-mail ricevute oggi da membri dello staff del nostro uff. Commerciale Estero. 

La prima è dall'Indonesia, a seguire quella di circa un mese fa che già ti inviai. In questa, causa la crisi, assistiamo al patetico tentativo di convincerci che ordini già firmati e confermati (e, per altro, già prodotti) non fossero altro che previsioni.

Ritengo siano due esempi concreti di come la situazione internazionale sia attraversata da fortissime tensioni economiche, probabilmente anche correlate, come hai spesso fatto notare, alle difficoltà europee ed ai rapporti fra queste e l'economia USA.


Per: Azienda Italiana
Da: Purchasing Department
Data: 28/09/2015 11.58AM
Oggetto: Re: Copy of remittance
Hi [corrispondente italiano],
Actually for P.I [identificativi  di fatture] was a forecast only not really an actual order and frankly speaking we haven't released the order for those 2 forecast. In this case our high-level management decided to postpone those 2 order until further notification due to our economic condition right now as I have mentioned to You on my previous email and it's getting worse day by day.
....
Best regards,
[sòla suo malgrado indonesiano]

Ovviamente, per non discutere con un cliente importante e consolidato da tempo, faremo buon viso a cattiva sorte, facendo finta di crederci, e posporremo le consegne fino a loro prossimo cenno.

Questa la loro risposta dopo che, obtorto collo, abbiamo accettato di posticipare le consegne offrendo anche una dilazione nei pagamenti futuri.


Per: [corrispondente italiano]
Da: Purchasing Department
Data: 29/09/2015 05.06AM
Oggetto: Re: Re: Copy of remittance
Dear  [corrispondente italiano],
Thank you very much for your very favorably offer, so we will accept it you offer.
But gotta say honestly we are bit nervous everyday I look at television our rupiah currency down 20 point everyday against US$.
Hopefully Indonesian government will release the 2nd economy packet soon to fight the economic slowdown.
Thank you again for you and [azienda italiana] management team.


Quest’altra e-mail  è dell'Uruguay e riguarda l'ipotesi di viaggio in affiancamento al cliente, il quale ci dice in sostanza che il mercato, anche lì, come nei due più grandi "vicini", si sta arrestando.


Per: <una.chelavora@initalia.it>
Da: Un sòla sudamericano
Data: 28/09/2015 01.30AM
Oggetto: RE: Posible viaje en noviembre

Estimada Sra. Che lavora.
Disculpe la demora en contestar.
Le informo un poco la situación de mi empresa en estos momentos.
Debido a la fuerte recesión de Brasil y Argentina mi país esta siendo victima de sus vecinos comerciales.
En estos momentos atravesamos el comienzo de una crisis en Uruguay, por lo tanto las inversiones están detenidas.
Saludos


  
14 ottobre 2015

Caro Alberto,

sempre per informazione, ti giro ulteriori due e-mail ricevute recentemente dal nostro ufficio Commerciale Estero, che testimoniano come, anche in altri 2 mercati quali Ecuador e Kenya, soffino venti di crisi, indipendenti dal settore, ma strettamente correlati alla situazione globale (ad esempio per l'Ecuador che, come sai, è dollarizzato, ha un problema di bilancia dei pagamenti ed è fortemente dipendente dal prezzo del petrolio).

Stando a quanto percepiamo, le tensioni politiche e valutarie stanno allargandosi ad un numero sempre più consistente di paesi, quindi anche per chi, dall'Italia, esporta fuori dall'area euro, la situazione è molto complessa.     

[uno de passaggio]

Da: [un ecuadoregno]
Per: [una italiana]
Data:                       01/10/2015 15.38
Oggetto:                  SITUACION ECONOMICA DE ECUADOR
Estimada [una italiana],
En relación a lo que hablamos por Skype, te confirmo que la situación  económica en nuestro país ha bajado considerablemente, no hay dinero y el pueblo se abstiene de comprar, te anexo copia del periódico de hoy en el que indica, que el Ecuador se encuentra en recesión técnica, ojalá puedas leer.  Favor informar al Gerente Sr. [zzzz] sobre nuestra situación económica que estamos atravesando.
Las ventas han bajado en general, de todos los productos importados y nacionales.
Atentos, saludos

Da: [un keniota]
Per: [una italiana]
Data: 12/10/2015 11.24
Oggetto: RE: NEXT ENQUIRY?
Dear [italiana],
Hope you are well.
We have been discussing making the next enquiry but our business has significantly dropped over the last few months. In general the economic condition in the market is very poor and liquidity is playing a major role in this as well. Large players have significantly reduced their purchasing and the improvements we were hoping to see this year have actually reversed. The poor market form last year actually has become worse now.
I would request that we hold on new enquiries for the time being. We still have a lot of stock and the new consignment is coming in soon. If the current trend continues, we may be able to comfortable see the next few months through with this stock.
However we are always optimistic for change and hope to see things turn around. Should that happen we will send through our new enquiries immediately.
I hope this is ok.
Thanks and best regards


17 ottobre 2015

Caro Alberto,
stesso filone delle e-mail precedenti. Dopo Indonesia, Ecuador e Kenya, questa viene dalla Malaysia:
QED !:)

Per: [un imprenditore italiano]
Da: "la tigre della Malesia"
Data: 16/10/2015 04.39AM
Oggetto: Re: In: Re: Rif: Order Delay
Dear [imprenditore]
Thanks for your mail, yes everything is fine, is only the economy is very slow not in Malaysia but the whole region as the feed back from all my contact, anyway I guess you must be fine too.
Tizio ask me to get you to consider to provide them a few % discount in his next order, and moreover also the very strong Euro against the Ringgit, anyway since you have plan to be in Kuala Lumpur then we should discuss with him when you’re here.
Best Regards
[La tigre della Malesia]

(nota der cavajere nero: very strong a ottobre 2015, non so se mi spiego…)


18 ottobre 2015
 
Caro Alberto,

come sai l'Ecuador non ha facoltà di stampare la propria valuta in quanto è dollarizzato dal 2000. La sua bilancia dei pagamenti è fortemente dipendente dal valore del prezzo del petrolio che, insieme alle banane, ma con ovvia diversa importanza, rappresenta il suo export principale.

In primavera di quest'anno, per reagire al pesante squilibrio prodottosi causa il prezzo del greggio così basso, hanno introdotto le cosiddette "clausole di salvaguardia":  in pratica l'aumento dei dazi all'import sui beni non di prima necessità. Tali dazi sono passati, per moltissime merci dal 15% al 60% con preavviso di una settimana.

A suo tempo lessi che il presidente Correa dichiarò che la clausola aveva avuto il benestare dell'FMI (in quanto mi sembra di ricordare che si tratti di una palese deroga agli accordi sottoscritti al momento dell'ingresso del Paese nel WTO) e che tali dazi sarebbero stati temporanei per un solo anno.

In soli 6 mesi la situazione si è pesantemente deteriorata e mi risulta che il Presidente (che in questi anni, a detta dei nostri molti contatti in loco, si sarebbe mosso in modo decisamente abile) si trovi sotto un fuoco di fila proveniente sia da destra, con l'accusa di aver varato misure che destabilizzano l'economia, sia da parte dei suoi stessi teorici alleati di sinistra, che gli rimproverano di non fare abbastanza per condurre il paese al socialismo (per alcuni aspetti mi ricordano le accuse che venivano mosse a Salvador Allende).

Sotto ti giro una e-mail di questi giorni da parte del nostro agente.

Un abbraccio

[uno de passaggio]


Per: [una che lavora in Italia]
Da: "uno che lavora in Ecuador"
Data: 16/10/2015 09.32PM
Oggetto: VENTAS EN ECUADOR
Estimados, buenas tardes,
He visitado varios locales comerciales en el centro de la ciudad y todos ellos se quejan que las ventas han bajado un 40% debido al alto costo de los diferentes productos por el incremento de los aranceles (Salvaguardias), también en el campo de la construcción se han restringido considerablemente las ventas, debido a las nuevas regulaciones del gobierno y algunas empresas constructoras de todo tipo de viviendas, han parado sus programas de construcción, igualmente, el gobierno está suspendiendo varios proyectos, de construcción y otros, es muy lamentable lo que está sucediendo en nuestro país.
Atentos saludos,

NOTA (di uno de passaggio):  ad inizio anno in Ecuador è stata pubblicata una nuova legge che, per alcune categorie di merci che il paese non è in grado di produrre, azzera gli extra dazi dovuti alle clausole di salvaguardia. Le altre tipologie  di beni, subiranno invece una progressiva riduzione dei dazi scaglionata mensilmente, da aprile a giugno.

Neanche il tempo di rallegrarci (domandandoci come avrebbe  fatto l’Ecuador, eliminando gli extra dazi, a mantenere in relativo equilibrio la bilancia dei pagamenti, col petrolio a 30 $ il barile) che ci arriva quest’altra comunicazione dal nostro agente in loco:
 

Per: [quelli che lavorano in Italia]
Da: "uno che lavora in Ecuador"
Data: 13/01/2016 08.45PM
Oggetto: NUEVAS SOBRETASAS ARANCELARIAS

Estimados,
 Les comento que es posible que se cambien las nuevas Leyes Arancelarias, el Gobierno está estudiando imponer el 8% o, 10% para las Sobre Tasas Arancelarias, en todos los productos de nuestro Arancel, en lugar de las rebajas que habían informado hace algunos días. 
Los importadores y fabricantes, están protestando sobre esta nueva iniciativa de nuestro Gobierno, les informaré más adelante sobre los resultados.
Cordiales saludos

Questo dal Sud Africa:


11 dicembre 2015

Hi

I just wanted to let you know the forex situation in case you haven't been following it.
Today at 16h00 the cost to buy 1 euro is ZAR17.5339. The cost to buy 1US$ is ZAR15.9738. These are retail spot rates.
On 6 November, when I left my office for my trip to [your company], the rates were ZAR15.3185 and ZAR14.2108 respectively.
I announced a 12% price increase on 1 December to accommodate the ZAR depreciation during 2015 until November, based on the 6 November value date. Now I need another 14.5% increase to accommodate the current rate.
Fortunately all of our competitors are also importers so they are in the same situation. But the 2016 budget should be regarded as nothing more than a guide for purposes of proportion. I will have to make a totally new budget forecast on the basis of a cumulative 26.5% price increase... if the ZAR doesn't get weaker. And the economists are saying that it is probable.
I'll keep you informed when necessary.
Best regards
[un sudafricano]


NOTA (di uno de passaggio): alla data dell’11 dicembre il cambio ZAR/EUR era 15.97 il 15 gennaio il cambio è già arrivato a 18.22. 




(...commento conclusivo: tutto questo bordello, credo lo capiate, solo perché il secondo polo dell'economia mondiale deve contare solo sulla leva monetaria per far ripartire l'economia, e quindi è costretto a indebolire la propria valuta - l'euro - nonostante il sullodato polo sia di fatto il principale esportatore netto al mondo. In altre parole, come vi ho detto decine di volte: siamo entrati nell'euro per non fare le guerrevalutariebbrutte fra di noi, ma per tenerlo in piedi dobbiamo fare una guerravalutariabbrutta a tutto il resto del mondo. Non mi soffermo sul fatto che né i feticisti della linea editoriale, né gli influencer minori, riceveranno mai lettere come queste, per il semplice motivo che se le ricevessero non sarebbero in grado di capirle né professionalmente, né, soprattutto, umanamente. Il mercato funziona. Chi è in trincea, come l'amico "de passaggio" che mi scrive, ha deciso di sostenere me, e non loro. E questo loro lo sanno, e cominciano ad avere una certa caghetta. Motivo per il quale vi esorto a non portarmeli in timeline su Twitter. Non sopporto l'odore della paura...)

E ora le istruzioni per l'uso:

1) se tu che leggi sei un imprenditore, ti ho appena dimostrato che io so cos'è la tua vita. Squinzi non lo sa, quindi io ti rappresento più di lui, e i suoi giornalisti non ti rappresentano per nulla. Da domani decidi se finanziare loro o a/simmetrie.

2) se tu che leggi sei un dipendente, sappi che quando l'imprenditore fallisce, tu vai a spasso. Litigherete su come spartirvi il fatturato quando il fatturato ci sarà. Finché siamo governati da regole che spargono devastazione economica in giro per il mondo, finché siamo in un sistema che ci impone svalutazioni che ci tornano sui denti come un boomerang, credo che le priorità politiche siano altre, ma vedi tu. Lo stesso vale per i commercianti, gli artigiani, i professionisti ecc., ma se non lo capiscono #iostocondarwin.

3) se tu che leggi sei un banchiere, o meglio ancora un bancario, sappi che quando l'imprenditore fallisce i conti della sua banca, che magari è la tua, o magari è controllata dalla tua, o magari controlla la tua, subiscono un lieve ammanco dal lato degli asset (perché fallire significa: non ridare i soldi, nemmeno alla banca). Quindi queste lettere non ti parlano di un imprenditore: ti parlano di te, e se non lo capisci meriti di finire in mezzo a una strada. Vai dai tuoi capetti a spiegargli che è ora di uscire.

4) se tu che leggi sei un imprenditore che pensa di essere così fico che se la caverà sempre, e che quindi deroga al principio di solidarietà di classe, ma anche di carità cristiana (magari mentre lascia decine di migliaia di euro a qualche simpatico convento), sappi che Dio non paga ogni sabato, e quando la banca del banchiere (o bancario) qua sopra salterà per aria, così farai tu, perché da qualche parte li terrai pure i tuoi soldi, no? Non li avrai mica tutti sotto il materasso, o tutti all'estero? E poi, estero dove? Forse non ti è chiaro il senso di queste lettere: è il mondo intero che sta andando in merda a causa dell'irrazionalità delle regole che ci siamo dati. L'Eurozona, come dissi, è il buco nero della domanda mondiale. Quindi è interesse anche tuo che questa pagliacciata di moneta unica finisca il prima possibile, e se non lo capisci vedi sopra: ti meriterai tutto, e se non farai in tempo a godertelo, se lo godranno i tuoi figli e ti ricorderanno nelle loro preghiere.

Sintesi: non ce n'è più per nessuno, cazzo! Lo volete capire?

81 commenti:

  1. Prof, il boun vecchio Luttwak così sentenzia:

    Domanda:Partiamo dalla nuova ondata di incertezza sui mercati, di cui è in gran parte responsabile il rallentamento cinese.
    Risposta:In Cina ha "accelerato la decelerazione", che si spiega soprattutto con le campagne anti-corruzione. Hanno fermato la crescita perché la politica locale ha smesso di convertire pezzi di terra, in un processo di industrializzazione che era lubrificato dai soldi degli imprenditori ai burocrati. Ora, bisogna vedere se i cinesi riusciranno a diventare ricchi - come gli europei o i giapponesi -, prima di invecchiare. Diversamente non saranno mai, compiutamente, un’economia di consumo.

    Domanda: L'Europa rischia di pagarne la conseguenze?
    Risposta: Gli europei si stanno accorgendo che i maggiori successi si hanno in Svizzera, che è fuori dall’Ue, in Inghilterra, che è per tre quarti fuori, o in Svezia. Più stai fuori, meglio stai. Il mercato comune è stato un successo, ma la struttura governativa e burocratica che gli è stata messa sopra non funziona. Sta fallendo, chi ci rimane dentro è destinato alla non crescita.

    Domanda: Anche l’Italia?
    Rispostona: Da quando l’Italia è in Europa ha registrato crescita zero. Cosa dire di più? L’euro toglie competitività e da Bruxelles arrivano nuovi lacci e lacciuoli, in aggiunta a quelli interni. Anche i grandi sforzi di Renzi hanno in realtà risultati modesti. L’esperimento è fallito.

    L'esperimento Euro è fallito, come lei ha predetto e dimostrato. E questo spiega forse il raffreddamento da parte americana verso il TTIP.

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    1. Gli Svizzeri hanno immigrazione controllata, non hanno fatto due guerre mondiali, anzi, ci hanno fatto sopra un botto di soldi. Ora hanno il problema opposto: devono stampare franchi svizzeri a manetta e ricomprare euro per tenere BASSA la propria valuta, altrimenti non esportano manco un cioccolatino. Non é un caso che abbiano abolito il segreto bancario: non vogliono altra valuta in euro o dollari tra i coglioni. Siccome gli investitori seri anno che l'euro fallirá, gli investitori stanno comprando franchi svizzeri e dollari americani salvandoli in Svizzera. In Svizzera hanno un tale problema con la montagna id euro nei forzieri che acquistano in dollari le azioni di Apple, Johnson and Johnson etc per avere uno straccio di rendimento. Non credo di sbagliare se dico che il principale acquirente di Apple é la Banca Centrale Svizzera. E coi tassi sottozero, c'é bolla immobiliare.

      UK deve ancora scontare, e come se sconterá: hanno una bolla immobiliare grande come una supernova pronta ad esplodere. La FED li ha salvati nel 2009, come la svalutazione.

      Parliamo della Danimarca? mica é nell'euro. Visto che Draghi stampa come un tossico, per impedire alla propria moneta di apprezzarsi ha messo tassi di interesse negativi. Se prendi un mutuo, la banca ti paga gli interessi. Risultato? ennesima bolla immobiliare, stavolta a Copenaghen.

      Prossimo passo? guerra al contante.

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    2. Scusa, Lorenzo: questo lungo elenco di cose che sappiamo dove ci porta? Mi sembra che converga tutto su un punto, no?

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    3. Sono una delle bestia da soma dell'export. Il QE serviva a ridarci fiato sul mercato USA, perché con l'euro sopra 1.4 anche i nostri concorrenti tedeschi imbottiti di mini job (e di finanziamenti pubblici bavaresi) annaspavano - i dettagli li so da un cliente tedesco che mi ha detto che mai comprerebbe la loro roba, e che è uno dei piccoli competitor della piccola multinazionale olandese che tratta questo prodotto di nicchia e che si è comprata un nostro cliente italiano (che da allora non compra più da noi). Ma gli USA non hanno tutta questa voglia di supportare con il loro deficit di CAB il modello tedesco. Anche perché da quel che vedo, i consumi negli usa non sono a livelli di festeggiamento, nonostante il QE della Yellen. Ideona quella di cinesizzarsi sul fronte costi della produzione per levare quote di mercato NAFTA agli asiatici. Ah, ovviamente non dico negli ultimi 4 anni cosa è successo ai clienti portoghesi e spagnoli...
      Luttwak è uno che diceva che Pinochet aveva fatto bene a far fuori quel farabutto di Allende, e quindi mi immagino sia ancora agganciato a un certo establishment a stelle e strisce.

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  2. E' colpa di "Titanic". Ognuno di loro crede di far parte di coloro che hanno le scialuppe riservate.

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    1. Il tragico ( e il ridicolo...) della vicenda Titanic e' che c'erano scialuppe per tutti. Parecchie furono ritrovate a galleggiare vuote e intatte.

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    2. Mi pareva infatti di aver sentito un quartetto d'archi in sottofondo...Nulla da fare, io lavoro da 14 anni con piccoli imprenditori brianzoli (settore tessile). Sentirli è uno spasso tragicomico. Le supercazzole autorazziste si sprecano: "eh, ma son stato in Germania e un imprenditore (mi' cugginen) mi ha detto che loro non hanno la burocrazia (!)", "eh ma noi dobbiamo fare piazza pulita delle inefficienze e combattere, senza lamentarci"... Ho evitato di infierire specificando che lui sarà il prossimo...Amen.

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  3. Ma chi ha ha tipo 5 case da lasciare hai figli?

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  4. Questo grandissimo casino lo hanno creato e lo stanno portando avanti le banche centrali. Che non sanno piú cosa fare.

    Con il QE gli USA hanno deprezzato enormemente il dollaro, spingendo alle stelle il valore delle materie prime, acquistate in primis dalla Cina, la quale ha portato alle stelle per anni i bilanci dei paesi esportatori.
    C'é stata una enorme male allocazione del capitale, con conseguente enorme incremento del debito privato (famiglie e imprese) cinese.
    Il loro enorme aumento produttivo non poteva essere acquistato da altri paesi con i salari al palo, in primis gli USA. E la domanda interna cinese é ancora debole, perché é un paese di schiavi.(Gli USA hanno a loro volta malinvestito, visti i bassi costi di indebitamento, in shale oil, prestiti studenteschi, prestiti per automobili, etc etc).

    Ora che fanno le banche centrali? fanno a gara a chi svaluta di piú con l'eccezione della Cina che invece sta LOTTANDO, vendendo dollari a go-go, per non far implodere il Renmimbi con conseguente fuga di capitali ma al contempo per dare ossigeno all'export.

    Butta male per tutti i paesi esportatori di petrolio al mondo: l'Arabia Saudita che emette bond per finanziarsi(!!), il Canada che ha avuto il piú rapido deterioramento dei conti pubblici tra le 10 nazioni piú sviluppate del mondo.
    Non parliamo poi di Venezuela, Brasile e compagnia.

    Chiarito questo, non é che se l'Italia esce dall'euro quelle economie si riprendono e comprano italiano. Sono paesi a moneta sovrana che in buona parte si sono peggati al dollaro per favorire investimenti perché storicamente hanno avuto valute ballerine: e chi comprava i loro titoli non voleva brutte sorprese.

    Non capisco cosa c'entrano gli imprenditori nostrani o, meglio, non capisco se pensano che quelle economie si riprenderanno se l'euro implode. Forse gli imprenditori nostrani gioveranno per un riaggiustamento dei cambi? Non é peró il senso del post, a mio avviso. Perché si parla di imprenditori che commerciano in euro con paesi che hanno problemi con l'euro giá svalutato! O svaluteremmo ancora di piú in pochi mesi?

    Inoltre, di quali prodotto, di quali industria, di quale settore, si parla nella mail? pagano solo in euro o anche in dollari? non é specificato, messa cosí é vaga.

    E'come quella signora che si lamentava su questo sito dell'euro se aveva chiuso la libreria storica. Le librerie stanno chiudendo dappertutto nel mondo. Amazon!

    Io aspetto il nuovo botto che arriverá ancora una volta dagli USA, probabilmente nel biennio 2016-2017.
    Sono emigrato in Olanda, ma mi sa che non ci salviamo nemmeno qua.

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    1. Caro,

      l'economia mondiale, secondo te, si gioverebbe o no del fatto che il maggior esportatore, con un surplus che va per i 300 miliardi di dollari, fosse costretto a rivalutare? Se l'euro restasse la valuta tedesca, andrebbe su, lo squilibrio europeo si chiederebbe, noi riavremmo i mercati interno e confinanti (senza doverci soverchiamente preoccupare del manat o del rand), e anzi da esportatori verso gli emergenti potremmo ridiventare importatori (perché esporteremmo verso i nostri mercati di sbocco più prossimi). Ecc. ecc.

      Vai avanti tu col ragionamento, perché se non ce la fai, bè, allora effettivamente comincio a preoccuparmi un pochino anch'io per te, anche se sei in Olanda.

      Peraltro, è ottima l'osservazione che il calo dei prezzi delle materie prime crea problemi (e l'abbiamo sviluppata molto negli ultimi post, con dovizia di esempi e QED). Mi pare però che ti sfugga del tutto perché l'euro deve svalutarsi. Lo spiega Kawalec qui. Questo aspetto non credo sia banale. Sono anni che vi spiego che la Germania sta remando contro agli USA: l'ho scritto già nel Tramonto dell'euro... Orsù!

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    2. Prof, ho letto solo l'abstract, e per quanto mi riguarda l'euro é un progetto fallito in partenza, che avvantaggia solo la Germania e SOLO nel breve periodo (anche perché ora tra ritorsioni americane, politica immigratoria idiota e malinvestimenti in derivati - perché non sapeva piú dove infilarselo tutto questo surplus a far fruttare - ci sará da ridere). L'euro é soprattutto un problema ideologico e politico.

      Se mi consente, lancio una provocazione, almeno fissiamo un paio di punti e parliamo anche di qualcos altro.

      Prima domanda: qualcuno qua dentro ha idea di come faccia la Cina a non avere uno yuan alle stelle visto che sono anni e anni che é esportatore netto e NON vive in un contesto in cui, come la Germania, puó esportare a go-go approfittando di cambi interni bloccati?

      Seconda domanda: quali sono gli effetti piú importanti di un quantitative easing attuato dalla FED per una persona normale che vive di salario negli USA? o di un quantitative easing attuato dalla BCE?

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    3. Caro, la prima domanda è semplice: vendendo yuan in cambio di dollari (e infatti la Cina ha accumulato enormi riserve in dollari). La seconda domanda sono in realtà due domande, e la risposta l'avremo durante il 2016. Un mondo con tassi di interesse a zero non è un mondo normale.

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    4. Che Bagnai mi sapesse rispondere lo sapevo. Grazie arca...

      Allunghiamo il tiro allora: come li ha creati gli yuan?...e quei dollari, dove li ha messi? sotto il materasso? Siccome parliamo di migliaia di miliardi di dollari, qualche effetto ce l'avranno pure avuto.

      In merito alla seconda domanda peró non se la cava, perché le risposte risalgono giá al 2010: io avrei risposto con: bolla degli asset, specialmente immobiliari. Quindi la FED ha tenuto alto il prezzo delle case. Non solo: crollo dei tassi di interesse. Anche per chi deposita i soldi in banca. Finanziamento a buon mercato per chiunque, anche a quelli con le pezze al culo che hanno comprato macchine con prestiti a 8 anni con la macchina a garanzia come collaterale! Agevolazioni per societá di credito, per chi si avventurava in esoterici piani industriali scritti in powerpoint (saranno cugini di Renzie..). Agevolazioni per prestiti studenteschi con creazione di centinaia di facoltá con corsi ridicoli. E chi pagherá per questa allocazione sconsiderata di credito fatta a chi non rimborserá un beneamato dollaro? la FED, con un nuovo QE metterá le pezze a tutti coi soldi dei contribuenti. Altro che rialzo dei tassi.



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    5. Caro, un consiglio che do a tutti i miei studenti: se sai la risposta, non fare la domanda. Non ti chiedo perché, dato che la risposta a questa domanda non la sai...

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    6. Vorrei chiedere a Marchetti alcune semplici cose:
      1)Perchè l' indice della produzione industriale (da cui dipendono molti dei parametri economici) italiana è passato da 103 del 2008 ad 78 nel 2015 (base 100 nel 2000 - OCSE);
      2)Perchè nell' area euro c' è stata una situazione analoga passata da 118 a 103 nello stesso periodo.
      3)Perchè la Germania (come USA ad es. hanno recuperato i valori del 2008)

      La domanda, premessa l' osservazione di Bagnai sui 300 mld di surplus tedeschi, e sul fatto che la Germania rema contro USA e direi contro quasi tutti, come dice Kawalec (ed aggiungo nonostante i quasi 400 dell' area euro che va sempre più giù, con la solita eccezione del cartaro), è sulla dichiarazione di Marchetti:

      Questo grandissimo casino lo hanno creato e lo stanno portando avanti le banche centrali. Che non sanno piú cosa fare.

      Qui, Marchetti può divertirsi, puntando il mouse sulle varie curve e indicando il periodo tra 2008 e 2014, a risalire dal basso verso l' alto e vedere cosa è accaduto.

      Forse le banche centrali di USA, Cina, Giappone etc, hanno fatto tanto casino, ma forse qualcuno gli ha creato problemi inediti e fuori dal comune.



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    7. @Marchetti
      Mi sfugge come i soldi dei QE della Fed siano soldi dei contribuenti.
      Pensavo i soldi dei contribuenti uscissero dalla tassazione, non dalla creazione di base monetaria, a cui, tra l'altro, corrisponde il ritiro (e la distruzione..se pubblico) di debito. Perché' quello e' il QE. Finora...e anche quello e' il motivo per cui non entra in circolo con l'economia reale.

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    8. Lorè, la UE nasce come mercato interno capace di assorbire shocks esterni. Finanziari e non.
      Questo grazie alla base di consumo pari a 500milioni di individui.

      L'integrazione monetaria ha introdotto una diversa logica: una logica mercantilista secondo cui quei 500milioni di consumatori diventano secondari perché del mercato unico abbiamo dimenticato struttura ed ambizioni.
      La germanificazione del continente ha spinto una massa di potenziali consumatori a diventare non solo debitori ma sottopagati produttori per soddisfare il cliente.
      Dunque, a che minchia serve questa UE? A vendere ai cinesi ed americani? Possiamo farlo individualmente anche senza bruxelles.

      La libreria italiana vende se creo politiche di consumo, fiscali, d'istruzione, produttive adeguate al MIO contesto.
      Ma il sogno nel cassetto è diventare tedesco (n.d.r non austriaco o parzialmente tale perché noti consumatori interni di lana e filati). Uccidere la domanda interna: Deflazione.

      Cosicché al primo shock esterno,la mia politica orientata all'esportazione va in frantumi portandosi dietro anche il comparto finanziario perché non sono in grado di sostituire il consumatore americano, canadese o malese con uno autoctono.
      Se non mi paghi non compro e se non compro tu SpA non paghi i debiti contratti da cui nascono i crediti in sofferenza.
      Capit?

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    9. E' vero che l'Europa sta esportando deflazione ed innescando guerre valutarie con la svalutazione (innaturale) dell'euro solo per salvare l'euro. Di certo le testimonianze di questa mail parlano di svalutazione di tutte le monete rispetto al dollaro e anche rispetto all'euro. Io sono contro l'euro ma in questo caso la vedo come Lorenzo, ovvero che la causa di tutti i mali è nata dagli USA con la fine del Glass-Steagall Act, il bubbone è scoppiato nel 2008 sempre negli USA, e adesso stiamo subendo la crisi di astinenza della fine della droga della FED con la rivalutazione del dollaro, l'aumento del debito delle economie peggate in dollari ed il collasso dei prezzi delle materie prime.

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    10. La lingua del nemico ecc. ecc., ma "peggare" e derivati hanno veramente rotto er cazzo....

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    11. Purtroppo caro Gabriele non viviamo in un mondo perfetto dove tutti fanno ciò che debbono e le crisi sono sempre dietro l' angolo. Dalle crisi ci si riprende, con i sistemi che qui sono il fondamento dell' insegnamento di Alberto, e ciò non accade in UEM, tranne che per il solito Oste. Ma tu sai ciò che stava accadendo in UEM, vero, prima del 2008 e se la crisi non arrivava da USA, sicuramente arrivava dall' UEM, qualche anno dopo a partire dalla crisi greca, spagnola ed irlandese e sarebbe stato forse peggio.

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  5. Che profonda amarezza... speriamo finisca presto.

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  6. Che non ce ne sia più per nessuno, l'ho capito. Ora. Lei, Prof., la leggo. A/simmetrie la finanzio (poco, ma è quel che posso).
    Ma io devo anche cercare di sopravvivere, e vorrei far sì che mia figlia abbia in sorte qualcosa in più della mera sopravvivenza (Che vuole, non sono uno degli sfortunati risparmiatori delle banche marchigiane).
    Ora, dopo tre anni di Francia, mi sa che torno in Italia. Qualche gabbia per conigli e un pezzetto di terra per fieno ancora ce l'ho. L'acqua del ruscello è potabile. Due pannelli solari penso di riuscire a metterli.
    Se riesco a maneggiare un microscopio elettronico a trasmissione, penso di riuscire anche a vivere allevando pecore (mi servono per il salnitro; lo zolfo lo trovo nei depositi alluvionali del Monte Cavlera e il carbone non è poi così difficile da produrre).
    Ovviamente, disposto a giurare fedeltà al mio Feudatario, Imperatore d'Occidente e Magno Dispensatore di conoscenza.
    Ma avrei preferito riuscire a fare qualcosa di diverso, più semplice, più utile. E anche più divertente che sopravvivere.

    Il fatto che mezzo pianeta sia nella stessa barca non mi consola affatto; mi preoccupa. Quando vedrò gli scafisti a portata di mano, non credo che le radici cristiane saranno in grado di modificare la traiettoria del coltello.

    Buona vita
    Guglielmo

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    1. Può sempre andare a Novazza e recuperare un po' di uranio, il problema sarebbe arricchirlo.

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    2. In effetti... Il prmo problema è concentrarlo. Non è che a Novazza ce ne sia in concentrazioni incredibili. Poi, se riesci a fluorurarlo senza crepare, separare gli isotopi non è cosa che io possa fare con gabbie per conigli e pannelli solari (non mi chiamo Ahmadinedjad, e non ho Putin a due passi da casa).
      Penso rimarrò su varietà convenzionali di prodotti atti a separare il corpo dagli arti.

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    3. Visti i tempi va molto di più l'uranio impoverito... un altro esempio di decrescita infelice

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    4. Molto acuta e profetica l' osservazione del saggio Ulisse, ed è opportuno tenerne conto per noi tutti, perchè si arriverà lì in massa, come consigliava Alan Wilson a Woodstock. Io sono un po' acciaccato con moglie parecchio acciaccata e mi sto preparando per On the Road (again). Volevano l' America, sta arrivando!

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  7. "... no hay dinero y el pueblo se abstiene de comprar"
    sembra una canzone dei Righeira, invece è un dramma globale ...

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  8. Per la serie tutto il mondo è paese e l'UEM è un NON paese/stato/NaZZZione di merda! Si può dire merda?

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    1. Certo. Come sai, non si può dire nazione. Merda sì. E poi l'ho detto anch'io. Ormai il guaio è fatto. Ma "nazione" per favore non dirlo più. Viene da nascor, nasceris, natus sum, nasci, quindi se ne parli si apre tutto un fronte: io e te possiamo avere un figlio? Se lo facciamo a Caramanico avrà il passaporto abruzzese? Ecc. Evitiamo...

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    2. Ho l'impressione, forse sbagliata, che la SStoria stia accelerando il suo corso e dopo aver iniziato a riempire la sua capiente pattumiera, è quasi arrivato il momento di svuotarla.
      Ed a prescindere dall'opposizione ortottera, userà o un inceneritore o un tritacarne.

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  9. Ma sta finendo....se lo dice Luttwack c'è dietro la CIA. L'euro ha i giorni contati

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  10. Questo tuo post arriva al momento giusto. Sono reduce oggi da una discussione appassionata a pranzo con un mio familiare, che da 30 anni opera sui mercati mondiali come sales director di un importante gruppo italiano dell'industria dell'automazione meccanica, su quello che sta accadendo a livello mondiale (picchiata delle borse, guerra valutaria, petrolio, ecc). Ha dovuto ammettere come in effetti stanno scontando non tanto un problema di ordini ma difficoltà nei pagamenti (strano ho pensato). Penso a questo punto di fargli un copia incolla di questo post di testimonianze reali (tanto per unire i tanti puntini ) e ricordargli che forse è il caso di leggere meno report dei vari centri studi di Confindustria o della Lega delle Cooperative per passare a letture, durante i lunghi viaggi transoceanici, di qualche blog con un minimo di credibilità che tra l'altro mette a disposizione anche un piccolo centro studi. Io ci provo soprattutto pensando ai circa 1800 dipendenti che, seppur ancora garantiti fin qui da discreti risultati aziendali, non vivono in un mondo a parte ma sono uno dei tanti anelli collegati alla catena generale di tutti.

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    1. Con tutto il rispetto, i report di centri studi dove non si fa produzione scientifica forse se li può risparmiare, anche se magari li capisce meglio di quello che diciamo noi (perché se lo trova confermato dal telegiornale ogni sera). Tanto per essere chiari, la nostra analisi sull'effetto (nullo) della svalutazione dell'euro è stata pubblicata su rivista scientifica prima che i fatti la confermassero. Mi spiace per i vari Lippi et al. che trovano démodé i modelli macroeconometrici strutturali.

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  11. L'euro ha finito di sostenere i vampiri. Il sangue è quasi finito. Zio Sam ha pronto il paletto di frassino per terminare il suo assurdo esperimento.
    Mi piace la birra con triplo malto con tostatura media.

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    1. Prova la Tripla di Birra del Popolo. È del mastro italiano numero 1. Fra l altro è pure un seguace.

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    2. Patrimon, forse Ciardiello si riferiva al crucco tostato? Ai posteri l'ardua sentenza!

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  12. Schengen, fiscal compact,fondo salva stati, Maastricht.Ecco l'ordine degli euro accordi che salteranno tra 2016 e 2017.

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    1. Ha ragione prof.Dietro la rottura degli accordi che ho elencato c'è la vita reale delle persone.Calma e gesso quindi.

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  13. Io devo capire come fa a produrre un post più bello dell'altro a ripetizione. Non è piaggeria, non ne ho bisogno io nè tantomeno lei, è mera curiosità: mi chiedo che tipo di sacro fuoco le bruci dentro per riuscire a fare ciò che fa. Informare, mettere in guardia, motivare. Vediamo se mercoledi trovo il coraggio di presentarmi e ringraziarla di persona.

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    1. Ma... Veramente questo l'hanno scritto altri...

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    2. È per via dell'equilibrio nella Forza..
      Io non ho mai un beneamato cazzo da dire...

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  14. Vivo in Germania da 20 anni, anch'essa ha l'euro, perchè non è in crisi come gli altri e anzi vive un boom pazzesco? Sono mesi che ci penso e non son riuscito ancora a trovare una risposta un tantinello plausibile. Chi prova a spiegarmelo in poche parole? Ve ne sarei grato. Danke.

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    1. Vai nella sezione Per cominciare e leggi tutto quello che c'è. Poi torna.

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    2. Sè in Germania ci fosse un boom pazzesco. La Svizzera non verrebbe invasa dai tedesci.

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    3. La stessa domanda vista da un'angolazione diversa: Vivo in Italia da 32 anni,anch'essa ha il Marco,perchè è in crisi come altri e vive un crollo pazzesco?

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    4. A scelta:

      A) perchè i tedeschi sono il popolo eletto
      B)perchè dove c'è qualcuno che ci guadagna qualcun altro ci rimette

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    5. Veramente pure io vivo in Germania da una 15ina di anni, ma tutto sto boom mica lo vedo. Anzi mi sembrano in larga misura un branco di morti de fame né più né meno di noi. Non se ne sono ancora pienamente accorti, ma sono sulla giusta via...

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    6. Chiaritemi: uno dice che la Germania vive un boom pazzesco, l'altro che sono morti di fame. Vivete nella stessa Germania?
      Lo chiedo con autentica curiosità perché posso testimoniarvi che ogni anno migliaia di professori universitari tedeschi se ne vanno in altri paesi perché l'università sta restringendo tutti i posti, specie quelli umanistici. In America i tedeschi stanno rifondando intere discipline ...

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    7. @pupipupi è strano come una discesa vista dal basso sembri una salita. E d'altro canto l'insegnamento universitario è solo uno dei mondi possibili...

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    8. @pupipupi Ricevo sempre da docenti tedeschi delle petizioni da firmare contro la chiusura di istituti, facoltà, ecc.: è, purtroppo, un trend universale. Anche in US in effetti non se la passano bene, soprattutto nelle materie umanische: con la crisi i professori universitari statunitensi non vogliono andare in pensione (non c'è infatti un limite di età) e i giovini dottorati rimangono a spasso. Oggi lavorare nel mondo accademico non dà né sicurezze né così tanto prestigio.

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    9. io personalmente lavoro all'università solo perché non sono riuscito a trovare un posto nell'industria. L'industria manifatturiera in Germania sta smantellando come è già successo da noi e i motivi chi legge questo blog in larga misura li dovrebbe conoscere.

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  15. Colgo l'occasione di questo post per pubblicare una riflessione della settimana scorsa, non avevo un post adatto per agganciarla ma infine è arrivato.
    Saranno forse cose banali e risapute.

    Oltre a questo (santo) blog ho altri tre o quattro punti di riferimento oltre a pagine su FB e TW.

    Da più di un anno su alcuni, da pochi mesi su altri è tutto un rincorrersi di segnalazioni sulla deflazione galoppante a livello mondiale.
    Cali di import/export a 2 cifre su decine di nazioni.
    Bolle in espansione sulle obbligazioni.
    Addirittura segnalano metà della flotta navale di cargo ferme in porto, cose mai viste.
    Il ultimo USA, UE e Giappone che iniettano liquidità a go-go nel sistema senza apprezzabili risultati.
    In pratica assistiamo ad un avvitamento dell'economia mondiale su se stessa senza fine apparente.

    Mi sono chiesto: "Ma questo perché accade? È mai possibile che tutti i governi mondiali non si accorgano della terribile direzione verso la quale stiamo andando e non ci mettano una pezza? (e qui sappiamo quale sarebbe grazie al prof.) Inoltre anche le multinazionali, le grandi banche, i grandi investitori che hanno fior di cervelli ed economisti a disposizione quale vantaggio trarrebbero da un grande BUM!"

    Sembrerebbe non esserci spiegazione. Il prof. spesso ci ricorda che gli agenti economici si muovono in modo razionale (per loro) ed irrazionale (per gli altri) in una specie di moto browniano senza fine.

    Attenzione, qui vado in modalità complottistica on, non me ne voglia il prof., è solo per fare una riflessione.

    Però però, alla fine, qualcuno che potrebbe averne un vantaggio ci sarebbe.

    Qualcuno che approfittando della enorme liquidità messa a disposizione dalle tre maggiori BC del pianeta e dai prezzi da saldo che hanno raggiunto o raggiungeranno le attività estrattive, le industrie di trasformazione primarie, la logistica di base potrebbe comprarsele tutte a prezzi da sogno e diventare in pratica padrone del pianeta.

    Fine modalità complottistica.

    È una bufala? Avrò detto una cagata?
    Può essere ma non riesco a capacitarmi che l'altra ipotesi, quella degli agenti razionali o irrazionali ci mandi al macello senza che nessuno inizi a pensare di fare qualcosa.

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    1. Un esempio pratico: come distruggo l'Ucraina, e nell'interesse di chi.

      "The government is factually just making it easier for European companies to access Ukraine, and nothing more. In order for companies to safely head to market, it is necessary to first remove any competitors and thus to free up the niche. As a result, people will be forced to switch to European goods. Factually, the Ukrainian government is working for the benefit of European producers, not their own citizens. European goods are more expensive, but due to lack of choice, naturally, people will buy them."

      "destroying our own exports is absolutely illogical, and is aimed at destroying Ukraine's economy and turning it into a raw materials-producing nation. What is Europe ready to buy? Raw, unprocessed goods. Our exports last year clearly demonstrated this, with corn, grains and ferrous metals serving as Ukraine's main exports [to Europe]."

      "The decision to stop the sale of dual-use products to Russia and the Customs Union has led to a stoppage and the factual destruction of many plants in Zaporizhia, Kharkiv, Dnipropetrovsk, and Mykolaiv. Europe is not going to buy any gas turbine engines, aircraft engines or turbines. They have their own excellent manufacturers, such as Siemens. They have absolutely no need for Ukrainian producers."

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    2. Siamo di nuovo daccapo.
      Stessa storia che vuole farsi Storia.
      (Anche se i dettagli sono differenti)

      “ The era of procrastination, of half-measures, of soothing and baffling expedients,of delays,
      is coming to its close. In its place we are entering a period of consequences.”
      Winston Churchill.

      “L’era dei rinvii, delle mezze misure, degli espedienti ingannevolmente consolatori, dei ritardi è da considerarsi chiusa.
      Ora ha inizio l’era delle (azioni che producono) conseguenze.” .

      Dal discorso all' House of commons 12 november 1936

      Marco Sclarandis

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    3. Ma stanno già facendo qualcosa.
      Secondo te, tutte quelle sane prove tecniche di terza guerra mondiale, che stanno conducendo tra l'Ucraina e il Medio Oriente, non hanno alcuno scopo?

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    4. Non é una novità che G.Sachs abbia accumulato risorse di alluminio fisico nonostante il collasso dei prezzi.
      Esattamente all'opposto abbiamo la strategia d'investimento di jp Morgan che ha venduto per $3.5miliardi il suo portafoglio di materie prime e l'ingloriosa ritirata dal settore di Credit suisse.
      Voglio ricordare che mentre Goldman liquidava le posizioni da cartolarizzazione in periodo non sospetto, altre continuavano a strutturare titoli derivati da mutui sub-prime.
      L'occhio lungo...

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    5. Un rinforzino per la mia ipotesi.
      Siamo già a 62 persone che posseggono metà pianeta.

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    6. guarda marco se un singolo intelletto riuscisse a prevedere e a pilotare le azioni di migliaia di attori economici di centinai di stati di migliaia di politici e di miliardi di esseri umani ottenendo il controllo del pianeta forse lo meriterebbe.

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    7. @caporaletti

      Quell'articolo mi ricorda un amico grattacheccaro che ho conosciuto non ricordo dove. Ma ora a parte gli scherzi.

      Visto che ce lo ha chiesto le commento l'ipotesi, o per meglio adattarmi al suo facondo eloquio, la NON cagata che ha detto. Lei, ribadisco, non ha detto alcuna cagata. Provo a dirglielo con una storiella.

      Un unico piatto alla grande rosticceria globale è rimasto da servire ai tavoli, dove nel frattempo il convitato europeo, in preda a bulimia maligna, ha deciso così di suicidarsi, denutrendosi mangiando mentre in preda a convulsioni autolesioniste ruba il cibo agli altri pur non godendone. Fra i convitati serpeggia il malcontento, nessuno si fida del prossimo, in un clima che più che la guerra fredda ricorda "Il buono, il brutto e il cattivo". Quest'ultimo piatto è un solo, grande, gigantesco osso, nient'altro in dispensa è rimasto che un osso. L'osso che lei descrive così:

      "Qualcuno che approfittando della enorme liquidità messa a disposizione dalle tre maggiori BC del pianeta e dai prezzi da saldo che hanno raggiunto o raggiungeranno le attività estrattive, le industrie di trasformazione primarie, la logistica di base potrebbe comprarsele tutte a prezzi da sogno e diventare in pratica padrone del pianeta."

      Un osso che in quanto tale non può saziare (ricordate la favoletta "quando avrete pescato l'ultimo pesce... vi accorgerete che non si può mangiare il denaro"? Ecco, se non hai nulla da trasportare perché nel frattempo hai ridotto la popolazione alla fame, che ci fai col petrolio?). Ma è comunque l'ultimo piatto rimasto da servire. Perché nel frattempo, la bulimia del convitato europeo ha danneggiato tutti, i quali ovviamente, non avendo da perdere che le proprie cadreghe, si avventano sull'imponente ma asciutto piatto. Sono in tanti a doversi spartire una pietanza che non si può dividere, e ne resterà soltanto uno in piedi, con in mano un osso e senza più nulla da mangiare.

      Necessariamente prima del finale che lei descrive viene la guerra, poi viene la fame.

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    8. @Matteo Una volta a spostare un elefante ma non ce la feci. Poi provai a far cambiare percorso a delle formiche, bastò un leggero soffio.
      @Fabio Io non lo concepisco ma c'è chi ama il potere e la ricchezza per se stessi.
      Per quanto riguarda il non complotto (ma quale complotto, solo la probabile volontà di certa gente) sto ancora aspettando che qualcuno rilasciava a parte i presenti.

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  16. anche Repubblica inizia a pubblicare le testimonianze dei nostri amici ammerigani sulla scoperta dell'acqua calda, ovviamente continuano a parlare di lacci e lacciuoli.. il Fogno va rotto in maniera soft, e in maniera subliminale ci dicono che i paesi che crescono sono quelli senza l'euro

    L'Europa rischia di pagarne la conseguenze?
    Gli europei si stanno accorgendo che i maggiori successi si hanno in Svizzera, che è fuori dall’Ue, in Inghilterra, che è per tre quarti fuori, o in Svezia. Più stai fuori, meglio stai. Il mercato comune è stato un successo, ma la struttura governativa e burocratica che gli è stata messa sopra non funziona. Sta fallendo, chi ci rimane dentro è destinato alla non crescita.

    Anche l’Italia?
    Da quando l’Italia è in Europa ha registrato crescita zero. Cosa dire di più? L’euro toglie competitività e da Bruxelles arrivano nuovi lacci e lacciuoli, in aggiunta a quelli interni. Anche i grandi sforzi di Renzi hanno in realtà risultati modesti. L’esperimento è fallito.

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  17. Beh certo che se godessi di un credito di 100 mila miliardi di dollari ce lo farei un pensierino di acquistare molte risorse di base, tante industrie di trasformazione e altro..tanto gli interessi sono a zero ed il capitale potrei restituirlo con molta molta calma e quindi perchè no?? D'altra parte la sopraffazione alla fine anche violenta è stata sempre una metodica centrale nella economia e nel commercio internazionale. Questa volta però se finisce in una guerra - non solo dei cambi- sarà atomica e si faranno male tutti, anche quelli che dispongono di 100mila miliardi. Ancora non ci sono ville o ranch su marte. Bei tempi quelli in cui si poteva sostenere che "proba merx facile emptorem reperit". Grazie Alberto sempre.

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  18. I fior di cervelli ci sono eccome, ma l'intrico di interessi in conflitto sembra paralizzare il tutto in un autistico/codardo business as usual...

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  19. OT: i meteorologi lo avevano previsto che sarebbe venuto il freddo , in effetti a siena -13 si gela.

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  20. E se posso permettermi aggiungerei anche un quinto punto:

    5) e se tu a leggere sei un dipendente pubblico ricordati che se verranno licenziati i dipendenti privati, se salteranno le aziende e le banche tu non potrai sentirti comunque al sicuro, perché dove c'è morte e distruzione, è difficile che persistano oasi di pace quindi non pensare che tutte queste cose non ti tocchino. Fai il tuo dovere e partecipa al cambiamento

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    1. La pubblica amministrazione già non se la passa benissimo. "Nell’amministrazione italiana quindi non solo il lavoro è sempre meno ”sicuro” ma è più impegnativo dato che diminuisce il numero delle persone e dà meno soddisfazioni sotto il profilo economico con retribuzioni ferme a causa del blocco dei contratti e tornate ai livelli del 2009. In realtà però il potere d’acquisto si è ridotto rispetto al 2009 poichè il confronto è a prezzi correnti. Le retribuzioni medie annue lorde si assestano nel 2014 a 34.348 euro diminuendo dello 0,5% rispetto al 2013 (175 euro in meno, sempre in media)." (da Tecnica della scuola). Ricordo i 130.000 posti di lavoro persi in seguito alla riforma Gelmini/Tremonti. La precarizzazione del lavoro, poi, nella scuola, fa invidia ai minijobs.

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    2. Bravo Universitas! Volevo proprio dirlo io. Io però avrei concluso così: "E se non lo capisci, allora posso mandarti a fare in culo?" (vedo che Nazione è stata sdoganata, quindi su culo non mi preoccupo).

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  21. Prof, si è dimenticato della categoria 'Dipendenti Pubblici', che potrebbe rientrare nel caso 2, ma per loro chiarezza forse sarebbe bene specificarli.

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  22. Va bene. Queste lettere sono belle chiare e non c'é niente da aggiungere. Ma io aggiungo lo stesso. Io lavoro in Inghilterra (ovvero Regno Unito) per una compagnia americana. Non ho lettere commerciali da condividere, perché sono un ingenir e non un amministrativo, ma ai miting ci vado e questa é la situazione: l'euro si é svalutato e noi qui vendiamo in euro (sul continente), ma poi consolidiamo in sterline. La scelta era fra aumentare in prezzi (e perdere una fetta di mercato) o mantenere i vecchi prezzi (e perdere fatturato). I nostri boss hanno deciso di tenere la fetta di mercato (anzi allargarla) rimettendoci in fatturato. Morale della favola: abbiamo venduto piú pezzi e abbiamo fatturato l'11% di meno (che non é poco, perché siamo grossetti). Ma l'euro é solo una moneta!

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  23. Io penso umilmente di averlo capito, ma non contando un beneamato una parte di me preferirebbe non saperlo perché vivrei (momentaneamente) meglio, l'altra parte (preponderante e raziocinante) invece preferisce sapere per non sbatterci il muso, arrivare preparato alle conseguenze anche se probabilmente servirà a poco...

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  24. Adoro le sue pacate esternazioni prof.... qui di botte ce n'è per tutti....

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  25. A tutti i goofy, se volete salvare un'istantanea di una perla, non usate solo lo screenshot, ma usate questo sito.

    Ecco due esempi: esempio con er cavajere nero e esempio col trullo whisperer. Come vedete non mancano i dettagli!

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  26. Dopo VW anche Deutsche Bank avrebbe trucchato il suo Software.:-))))))))))))))

    Ma il giorno dopo (ed è questa la notizia che ci interessa) si presenta anche come parte civile il Tesoro Usa sostenendo che -nel caso si provasse il dolo e la truffa- la Deutsche Bank è colpevole di “aggressione truffaldina ai danni della sovranità statunitense e dell’integrità del proprio sistema di mercato"

    È ci sono ancora itaiani che parlano di virtuosi tedesci.
    Al confronto la corruzzione italiana è di bassissimo profilo.

    Se la storia è vera, ne vedremo delle belle non solo per DB ma anche per l'immagine della virtuosa Germania in generale.

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  27. Il marito di una mia amica, professore universitario a Cincinnati, Ohio, lavora adesso part time..l'Università non ha fondi sufficienti per la sua disciplina.....

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  28. Avete voluto più Europa Welcome!

    "Europe talks of the Free Trade Area with Ukraine, and at the same time a load of exceptions and limitations are put on the export of Ukrainian goods. Because of this, the free trade area is only one-way, into Ukraine"

    Che polli, una colonia è una colonia, credevate che vi avrebbero lasciato fare i furbetti con la svalutazzzzzionecompetitivabrutta?

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